Torno Prima o Poi
di e con Francesca Isola
Musiche: Fabrizio Ugas
Una divertente, romantica, risoluta e (forse) risolutiva one woman pièce o
se preferite
il monologo più affollato della storia del teatro.
Una donna si sporge dal bordo del palcoscenico alla vigilia dei suoi 40 anni, con le mani impegnate dal fagotto dei precedenti 39, da cui estrae ricordi, sogni, emozioni e ruoli interpretati con successo sin dalla placenta; il suo racconto, alternando ironia e riflessione, è un tentativo di mettere ordine nella sua vita e di trovare – tra le tante maschere indossate per sentirsi adeguata al mondo – il proprio volto autentico, in cui riconoscersi e accettarsi. Durante la corsa verso il tanto desiderato “lieto fine”, le diverse voci del passato sbucano fuori da ogni angolo, litigando tra loro, interrompendola e mescolando continuamente le carte di un rompicapo apparentemente insolubile, in una sfilata di personaggi irresistibili che vogliono a tutti i costi dire la loro, e rubare alla protagonista il finale della storia.
Al fondo di questa intensa e a tratti esilarante confessione individuale traspare una trama che accomuna un po’ tutti noi, a volte sospesi tra le aspettative deluse e la speranza di un riscatto, in bilico su quel filo che divide il nostro mondo immaginario dalla realtà; e mentre l’altrove si popola di imprese eroiche e storie d’amore immortali, la vita reale lascia trasparire confusione, paure e fragilità ma anche la voglia – irresistibile – di essere se stessi.